martedì 10 gennaio 2012

Inquietudine

"Non so cosa pensasse il fiume gelido
mentre furente si legava al mare
né chi tra le acque buie dell'inverno
avesse perso l'amore di una vita.
So solo dei tuoi occhi color sabbia
socchiusi dolcemente al primo lampo d'alba
e che mi manca un bacio quello lo so
tanto da rimanere ucciso dal rimpianto.
Non so spiegare e il tempo non rallenta
va via veloce come le correnti
lasciavo andare tutto e tutto è fermo
tra le ingannevoli lusinghe di un istante.
Vorrei non veder scendere la notte
ché il sonno mi è nemico."

Il lungo addio


"Tacque la pioggia ed arrivò l'inverno.
A rompere l'incanto del silenzio
soltanto i passi tuoi lontani
che senza peso solcavano la neve.
Non ti guardasti indietro un attimo
per non sentire il sibilo del vento
e non mostrare per pudore gli occhi
feriti dalle lacrime e dal freddo.
Chissà perchè mi torni in mente adesso
tra i luccichii di un mondo diventato altro
che non ho mai compreso fino in fondo.
Forse ti ho amata in uno strano modo
ma mentre te ne andavi il tempo si è fermato
e se puoi scusa la leggerezza di un ragazzo
che non ha mai saputo essere libero.
Tace la pioggia e arriva l'inverno.
Il sibilo del vento mi socchiude gli occhi
e mi costringe a non guardare indietro.
Con passi lievi mi cammini accanto."

Senza parole


"Vorrei fosse il prodigio della notte
la causa delle lacrime che segui con le dita
e che non rimanesse solamente un'alba
prima di ricominciare ad esser nulla.
Credo soltanto che tutto acquisti un senso
se si è capaci di ascoltare nel silenzio.
E mentre il buio ci nasconde gli occhi agli occhi
persino il dirsi addio suona più dolce . "